I borghi dell’entroterra dell’Istria occidentale: un viaggio tra vigneti, fortificazioni e leggende

Le destinazioni dell’Istria più belle e famose sono sicuramente Parenzo, Rovigno e Pola.
Si tratta di città ricche di monumenti, storia, con viste mozzafiato e luoghi per il divertimento; sono, perciò, mete predilette di tantissimi turisti. Non molti sanno, però, che a pochi chilometri dalla costa si cela un mondo di borghi, fortificazioni, castelli e antiche chiese immerso in un paesaggio rigoglioso fatto di vigneti, uliveti e boschi, da girare in auto, in bici o, perché no, a piedi
 

L’entroterra istriano è particolare in ogni sua zona, ma quella più occidentale è caratterizzata da un paesaggio naturale portato a coltura o utilizzato per il bestiame, e sono poche le aree in cui il bosco prende il sopravvento. In questo ambiente, nei secoli sono nati numerosi abitati d’altura, che seppur dipendendo spesso da potenze straniere, hanno saputo svilupparsi in modo del tutto originale.

L’area di Buie (Buje)

Il centro dell’area buiese è appunto la città di Buie (Buje), che si erge su un’altura, un tempo fortificata da possenti mura costruite in epoca veneziana, di cui oggi si conserva la torre di San Martino. Le pittoresche viuzze di questo borgo si aprono sulla piazza di San Servolo, con l’omonima chiesa tardo barocca.

Nel buiese la produzione più importante è quella dell’olio di oliva, al quale è stato dedicato un festival che si svolge a Krasica; più di 23 produttori di vino operano nella zona e sono raggiungibili tramite la rete delle Strade del vino. A Buie proviene anche un’ottima birra, la San Servolo.
Girando per il buiese settentrionale non può mancare una visita a Momiano (Momjan), dove il vecchio borgo e l’arroccato castello Rota si contendono il primato in suggestività. A sud invece, una tappa da non perdere è Grisignana (Grožnjan), soprattutto d’estate, periodo in cui ospita eventi musicali e artistici di livello mondiale.

La valle del Quieto (Mirna)

Scendendo dai colli del buiese, verso sud, vi troverete nella fertile valle del fiume Quieto, via di comunicazione millenaria tra l’Istria interna e il mare. A sovrastare la valle c’è uno dei borghi più pittoreschi dell’area, Montona (Motovun). Dalle mura medievali perfettamente conservate, questo piccolo borgo sfoggia tutta la sua storia nella grande piazza centrale dove spicca la chiesa di Santo Stefano. Tra il ‘400 e il ‘700 la città si è sviluppata anche sulle pendici, nell’area del Borgo e del Gradiziol. Merita una visita anche Vizinada (Vižinada), se non altro per ammirare la bellissima vista che questo piccolo centro, sviluppatosi in età medievale, offre sulla valle del Quieto.
Sia Montona che la vicina Livade sono il regno dei tartufi, assolutamente da provare!

L’entroterra di Orsera

Scendendo verso sud dalla valle del Quieto, o recandovi verso l’interno da Orsera, un luogo da non perdere è sicuramente San Lorenzo (Sveti Lovreč). E’ uno dei pochi borghi ad aver conservato la cinta muraria medievale; una vera gemma. Da vedere è la chiesa di San Martino con la torre campanaria e la bellissima loggia che si affaccia sulla piazza adiacente alla chiesa. Nella loggia sono custodite le tracce più vistose della storia di questo borgo, come stele romane e frammenti scultorei alto-medievali.

Per vivere appieno l’Istria non basta fermarsi alla costa, ma bisogna recarsi nell’entroterra, per scoprire i piccoli paesi e i suggestivi borghi, per assaggiare le specialità del bosco, dai funghi alla selvaggina, accompagnate da buon vino e condite con ottimo olio.