4 regole per un’igiene orale perfetta

Uno dei ruoli fondamentali dell’odontoiatra è sicuramente quello di istruire i propri pazienti alla corretta igiene orale.

Bene, chiariamo allora perché si accumula il tartaro e la placca e come pulire bene i denti!


La cavità orale è una distretto corporeo costituito da tessuti molli e duri che si trovano in una stretta relazione. Una delle funzioni principali è quella di nutrimento. Ma vi siete mai chiesti cosa succede quando mordiamo un bel boccone? Durante gli atti masticatori il cibo viene schiacciato contro le superfici dei denti che lo tritano e preparano ed una volta pronto la lingua lo spedisce al tratto digerente basso. 
Fermiamoci un attimo qui. La superficie dei nostri denti ha una morfologia molto complessa. Infatti essa è costituita da numerosi solchi e fossette complementari con i denti dell’arcata opposta, detti antagonisti. É un sistema molto efficiente che tuttavia va curato quotidianamente. All’interno di questi spazi irregolari il cibo va compresso e una parte ne rimane incastrata dopo ogni atto masticatorio. In una bocca ideale, con solchi e fossette poco profondi e denti allineati il semplice flusso salivare e il contatto delle mucose della guancia dovrebbero essere sufficienti per rimuovere prontamente questi residui di cibo. Immaginate già che nella maggior parte dei casi non è così. A complicare la questione c’è di mezzo anche il tartaro.

Cos’è il tartaro è perchè si forma?

Si tratta di un deposito di sali minerali contenuti nella saliva che si forma grazie alla differenza di pressione che c’è nel dotto salivare e quando esso si apre nella cavità orale. Di per sé sterile ed innocuo ma possiede una superficie ruvida e molto irregolare la quale lo rende ideale per l’accumulo di placca. La velocità con la quale si forma il tartaro è individuale e può variare dai 3 ai 6 mesi. Essendo ben attaccato alla superficie dei denti non può essere rimosso con lo spazzolamento domiciliare bensì bisogna recarsi dal proprio dentista per una seduta d’igiene professionale.

Vi siete mai chiesti come puliamo il tartaro? Sveliamo il segreto; generalmente usiamo una punta che vibra a velocità ultrasonica. La vibrazione dello strumento causa una disgregazione del tartaro e il suo distacco dai denti. Successivamente lucidiamo i denti con la pasta polish per rendere la superficie più regolare possibile. Questo la rende “immune” per un periodo all’attacco del tartaro.

Ora che abbiamo fatto luce su come si forma il tartaro e perché si accumula la placca arriviamo a quello che potete fare quotidianamente per mantenere uno stato d’igiene ottimale della bocca.

4 consigli pratici:

  • scelta dello spazzolino – generalmente consigliamo uno spazzolino di durezza media e con setole ad altezza variabile in quanto si è dimostrato il più efficace nel rimuovere i depositi di placca. Ricordiamo che lo spazzolino troppo duro può causare delle abrasioni ai denti
  • quante volte spazzolare i denti in un giorno? Si consiglia di farlo 3 volte al giorno. Mattina, dopo pranzo e la sera prima di andare a dormire
  • usare il filo interdentale – lo spazzolino è molto efficace nel rimuovere la placca dalle superfici masticatorie, fatica invece a raggiungere gli spazi interdentali. Per questo motivo nasce il filo. Andrebbe usato prima di lavarsi i denti
  • fare una seduta d’igiene professionale dal vostro dentista 2-3 volte all’anno

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